I BUONARROTI A CAPRESE, LA NASCITA DI MICHELANGELO E IL CAPODANNO TOSCANO. Il Podcast Episodio 2

Ti chiamerò Michelangelo

EPISODIO 2

Francesca del Sera, madre di Michelangelo, gli parla mentre è ancora nella sua pancia.

È inverno e non sa che nome dargli … non sa neanche se il figlio che le nascerà sarà maschio o femmina.

Ma ha un’intuizione. Se è maschio lo chiamerà Michelangelo, in onore dell’Angelo a cui ha chiesto la grazia quando cadde da cavallo nel lungo viaggio per arrivare a Caprese, insieme a Ludovico Buonarroti e Leonardo, il figlio piccolo.

IL TESTO

 

Ti chiamerò…

Devo decidermi…ho una pancia enorme

Ti chiamerò…

Manca poco alla tua nascita…

 

Sarai maschio o femmina?

 

Non mi dispiacerebbe che tu fossi femmina perché un figlio maschio già ce l’ho.

 

Anche se poi andrebbe a finire come sempre

Nessuno ti chiamerebbe col nome tuo…

ti descriverebbero con poetici aggettivi

 

“Onesta e onorevole moglie”

“Onesta e nobile donna”

 

“Tanto gentile e tanto onesta pare”, lo diceva anche Dante della donna sua.

 

Sembra che le donne, di questi tempi, un nome non ce l’abbiano mai.

Invece il nome è importante: chi non ha un nome non esiste.

Non foss’altro che serve agli altri per chiamarci.

Per riconoscerci tra tutti ci vuole un nome e anche un cognome. Ricordatelo! Altrimenti va a finire che ti scambiano con un altro e non va bene.

 

Io mi chiamo Francesca.

Ma di Francesca ce ne sono tante.

Una famosa…inserto Dante con voce over

 

“Siede la terra dove nata fui
su la marina dove ’l Po discende
per aver pace co’ seguaci sui.”

 

Francesca da Rimini

Sempre Dante…

Se ti chiedono come si chiama la tua mamma tu devi rispondere: Francesca del Sera.

Sono nata il 6 giugno del 1451 da Neri di Miniato del Sera e da Bonda di Amerigo di Francesco Rucellai, nel «popolo di Sancta Maria Ughi», parte del Gonfalone Lion Rosso del Quartiere di Santa Maria Novella. Stemma “D’oro, alla branca di leone posta in banda di rosso».

 

Sono un’onesta e onorevole moglie: questo è vero. Mi sono sposata con tuo padre, Ludovico di Leonardo Buonarroti, 3 anni fa, il 4 dicembre 1472 e da allora non c’è stato giorno in cui non ho mantenuto le promesse fatte di fronte a Dio. Ho lasciato la mia amata Firenze per seguirlo qui a Caprese. Del resto, come poteva dire di no a questo incarico governativo così importante. Avere un babbo Podestà non è mica da tutti!

E allora…20 ore di cammino … e quella caduta da cavallo. Non mi ricordo niente: non so se caddi per colpa del cavallo o se fu un mancamento … so solo che ero già incinta di te di tre mesi e che rischiai di perderti. Era il 29 settembre, quello me lo ricordo bene. Era San Michele. Perché lo pregai tanto quell’angelo, per farmi la grazia: la grazia di non perderti!

 

Onesta sì! Onorevole sì… E anche nobile… di cuore di sicuro.

Per quanto riguarda la mia famiglia, non avrà rivestito importanti cariche pubbliche come la famiglia del tuo babbo, ma era iscritta all’Arte dei Vinattieri e commerciava vino vicino alla chiesa di Santo Stefano al Ponte. Ludovico e mia madre Monna Bonda si accordarono per una dote di 416 fiorini larghi d’oro … per compensare la differenza di ricchezze tra le nostre famiglie … ma matrimonio d’interesse proprio non fu!

Se dovessi elencare tutte le volte che tuo padre ha impegnato cose mie si farebbe a tempo di festeggiare il tuo primo compleanno!

 

Ma prima d’arrivare al compleanno … che nome ti metto?

Facciamo finta che tu sia maschio: ho le stesse voglie di quando aspettavo tuo fratello Leonardo.

Ho così voglia di ribollita che non immagini….

Qui non mancano castagne dei boschi di Caprese, funghi, tartufi, farine di grano antico e di castagna, frutti di nespole e sorbe e selvaggina, ma vorrei tanto la ribollita…

Guarda, una di queste mattine scendo al mercato… tanto è qui sotto nella piazza e ci vengono mercanti di ogni tipo: dall’Adriatico, dalla Romagna, da Arezzo e da Firenze… Scendo e mi compro il cavolo nero, i fagioli e me la faccio. Abbiamo anche la cucina qui. Vedessi com’è bella la nostra casa bambino mio: non è una casa … è un castello tutto di pietra!

 

Oggi però fa un freddo  … per fortuna abbiamo i braceri che ci scaldano.

 

Vedessi bambino mio… fuori dalle finestre è tutto bianco.

E dal nostro palazzo si vede tutta la vallata … i tetti delle case, le montagne tutte intorno e laggiù l’Abbazia di Tifi.

È lì che ti sei fatto sentire per la prima volta!

 

Stavo pregando di fronte al grande trittico su tavola raffigurante la Madonna con Bambino con San Romualdo, Dio benedicente, gli arcangeli Gabriele e Michele…Un calcio m’hai dato, come a dire…mamma ci sono!

E mi ha pervasa questa immagine di me con le fattezze delle Madonna e di te come Gesù, con un ciondolo di corallo al collo,che mi prendevi la mano, quasi a volerla baciare.

 

Possibile inserto Dantesco

 

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,

umile e alta più che creatura,

termine fisso d’etterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura

nobilitasti sì, che ‘l suo fattore

non disdegnò di farsi sua fattura.

 

Finalmente potevo tenerti in braccio!

 

Sotto lo sguardo attento di San Michele, con cappa e spada, con i capelli e le finiture d’oro, vincente sul drago, ti ho sentito!

 

San Michele Arcangelo…

Se sei maschio ti chiamerò Michelangelo!

Non è un nome fiorentino e nessuno della nostra famiglia si chiama così…

Ma il tuo nome ti porterà fortuna,

e tutti ti riconosceranno per la tua eccezionalità

perché San Michele veglierà sempre su di te

mio dolce Michelangelo

I podcast sono prodotti da

Comune di Caprese Michelangelo

Museo casa natale di Michelangelo Buonarroti

Realizzato nell’ambito delle celebrazioni del Capodanno Toscano
con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana

In collaborazione con

Associazione Nazionale Case della Memoria

Casa Buonarroti

Testi di
Lisa Capaccioli

Voci di
Alessandra Chieli

Andrea Merendelli

Da un’idea di

Gabriele Mazzi

Fonti storiche sulla famiglia Buonarroti
Alessandro Cecchi

Realizzazione Tecnica
Teatro stabile di Anghiari

Registrazione e Montaggio Suoni

Stefan Schweitzer

Musica
Umbra Lucis Ensemble

Coordinamento 
Toscana d’Appennino

Il racconto è basato su fatti storici, ma non rappresenta realmente quanto accaduto. I ritratti visualizzati in questa pagina non rappresentano i componenti della famiglia Buonarroti, a causa dell’assenza di ritratti delle persone citate. Si fa riferimento alle seguenti opere, dall’alto in basso:

  • Fra Filippo Lippi, ritratto di donna e uomo alla finestra. 1440 ca. Tempera su tavola (64×42 cm). The Metropolitan Museum of Art, New York.
  • Girolamo di Benvenuto, ritratto di giovane donna. 1508 ca. Olio su tavola (60×45 cm). National Gallery of Art, Washington

Noti storiche sulla famiglia Buonarroti: Alessandro Cecchi, I Buonarroti Simoni, una nobile famiglia fiorentina, pp. 20-27. In Cristina Acidini con Alessandro Cecchi ed Elena Capretti (a cura di) Michelangelo divino artista, catalogo della mostra Genova ottobre 2020- febbraio 2021, Genova 2020.