Cittadini, è un’immensa gioia per me essere qui, oggi,30 settembre 1474, in qualità di podestà di Caprese e Chiusi.
Sono onorato di poter far fede a questo incarico così prestigioso, che mio padre prima di me aveva ricoperto nel 1454.
Sono Ludovico di Leonardo Buonarroti Simone, estratto alla carica di podestà il 4 giugno 1474 dalla Seconda Cancelleria del governo Fiorentino.
La mia famiglia, i Buonarroti di Firenze, di antica nobiltà, fu residente nel Gonfalone Lion Nero del Quartiere di Santa Croce e i suoi componenti hanno, da sempre, ricoperto incarichi nei pubblici uffici, come il mio antenato Simone di Buonarrota, che era nel Consiglio dei Cento Savi.
Per continuare l’impegno dei miei avi nella salvaguardia del benessere dei cittadini sarà mia cura occuparmi della buona gestione di questi territori per i prossimi sei mesi.
Ecco la mia lettera di obbedienza, che a voi mostro oggi, dimostrandovi il mio impegno ad occuparmi non solo dell’amministrazione ma anche della politica del territorio e chiedendo in cambio a voi di prestarmi ascolto.
Ed ecco le mie promesse:
Presiederò alle controversie civili.
Garantirò un certo grado di giustizia penale.
Farò riscuotere le imposte.
Sovrintenderò ai rapporti con le autorità locali e centrali.
Mi occuperò di tutte le relazioni politiche e istituzionali.
Proteggerò i fanciulli, le vedove e le vicine abbazie e pievi
Coltiverò relazioni costanti con i due gonfalonieri, i sindaci di Caprese e Chiusi e dei vari gruppi di case sparse o raccolti attorno ai centri religiosi del territorio e all’Abbazia di Tifi: centro Camaldolese di grande importanza.
Innalzo adesso la spada datami in dotazione come simbolo di difesa del vostro e nostro territorio.
Ma prima di congedarmi da voi, lasciatemi presentare la mia famiglia.
Questa onesta e onorevole donna al mio fianco è mia moglie.
E questo che vedete tra le sue braccia è il nostro primogenito: Leonardo … ha un anno e mezzo.
Visto che abiteremo in questo castello per sei mesi, se Dio vorrà, nascerà qui il mio secondogenito.
Sì, perché mia moglie è in dolce attesa, secondo la levatrice è al terzo mese e con il Capodanno fiorentino, la prossima Primavera, nascerà anche mio figlio … o figlia.
Chissà …
Lasciatemi fare un’ultima promessa, meno istituzionale delle precedenti, ma che mi sta molto a cuore: il figlio che verrà lo battezzeremo nella Chiesa di San Giovanni, alla presenza di 8 testimoni.
Lo battezzeremo con l’acqua fredda di montagna benedetta
e ci sarà una gran festa a cui sarete tutti invitati.
Prego affinché la creatura che mia moglie porta in grembo possa crescere sana e forte…
Siamo arrivati ieri, dopo un viaggio di 20 ore circa di cammino, io a piedi e mia moglie su un cavallo, seguiti dal carro che portava i nostri mobili, le nostre cose, i nostri bauli della biancheria.
Abbiamo attraversato la valle dell’Arno, “la consuma”, il Casentino, Le Alpi di Catenaia, per affacciarci sui confini orientali dei possedimenti fiorentini, fra la Romagna Toscana e la gloriosa pianura dove nel 1440 i fiorentini vinsero la Battaglia di Anghiari.
Poi ad un tratto … un fatto su tutti voglio raccontarvi, il fatto che riempie la mia anima di pena: mia moglie è caduta da cavallo … impressionato dalla vista di veder mia moglie “strascicata per un pezzo” mi sono precipitato a soccorrerla mentre immaginavo la tragedia. Immaginavo che perdesse il bambino … e invece … Francesca non si è fatta nulla.
Vedete come sta bene?
Non vi nascondo però la mia preoccupazione … vi sarei grato se anche voi poteste pregare per noi.
Nella promessa che illuminata la mostra famiglia dalla grazia ricevuta, possa io governare al meglio, nel nome della giustizia e dell’amore, questi luoghi meravigliosi.
I podcast sono prodotti da
Comune di Caprese Michelangelo
Museo casa natale di Michelangelo Buonarroti
Realizzato nell’ambito delle celebrazioni del Capodanno Toscano
con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana
In collaborazione con
Associazione Nazionale Case della Memoria
Casa Buonarroti
Testi di
Lisa Capaccioli
Voci di
Alessandra Chieli
Andrea Merendelli
Da un’idea di
Gabriele Mazzi
Fonti storiche sulla famiglia Buonarroti
Alessandro Cecchi
Realizzazione Tecnica
Teatro stabile di Anghiari
Registrazione e Montaggio Suoni
Stefan Schweitzer
Musica
Umbra Lucis Ensemble
Coordinamento
Toscana d’Appennino
Il racconto è basato su fatti storici, ma non rappresenta realmente quanto accaduto. I ritratti visualizzati in questa pagina non rappresentano i componenti della famiglia Buonarroti, a causa dell’assenza di ritratti delle persone citate. Si fa riferimento alle seguenti opere, dall’alto in basso:
Note storiche sulla famiglia Buonarroti: Alessandro Cecchi, I Buonarroti Simoni, una nobile famiglia fiorentina, pp. 20-27. In Cristina Acidini con Alessandro Cecchi ed Elena Capretti (a cura di) Michelangelo divino artista, catalogo della mostra Genova ottobre 2020- febbraio 2021, Genova 2020.